Presentazione aziendale per industrie ad alto valore tecnologico

Quando si parla di presentazione aziendale è immediatamente evidente che non si può correre il rischio di annoiare il proprio pubblico.
Questo vale in ogni situazione, quindi non solo per le aziende che operano in settori ad alto contenuto tecnologico.
Per farlo è importante supportare le presentazioni con dati che appaiano chiari ma che soprattutto siano credibili e capaci quindi, di conferire autorevolezza alla presentazione e all’azienda. Meglio non abusare di citazioni che rischiano di sottrarre concretezza agli interventi. A meno che non siano direttamente connesse alla realtà aziendale di appartenenza. E soprattutto vanno mantenute  legate a dati e episodi reali

Storytelling aziendale

Uno degli strumenti più utili nelle presentazioni aziendali è quello dello storytelling. Ovverosia la capacità di trasformare prodotti e servizi in un racconto con cui attrarre l’ attenzione dell’ uditorio.
E se lo storytelling si è ormai affermato come una delle forme più sfruttate, è anche vero che è uno degli strumenti più rischiosi.
Infatti, se non ci si affida ad un oratore capace di mantenere alto il livello di attenzione, il rischio è che il racconto si trasformi in un pericoloso boomerang. E soprattutto è un terreno minato in cui il rischio di cadere nel banale o peggio nel grottesco è dietro l’angolo. Come nel famigerato episodio della filiale di una banca lombarda.

Quando si fa dello storytelling per una presentazione aziendale, l’ ideale sarebbe potersi affidare a personale interno, ma chiaramente, non sempre almeno, vi è personale disponibile con le capacità che servono per fare del public speaking.
E chiaramente non basta avere un’idea brillante ma è decisiva la capacità di veicolare l’idea attorno a cui costruire l’evento.

L’uso delle figure retoriche

Per quanto riguarda il ricorso alle figure retoriche, inserite dentro le presentazioni aziendali, così come per le citazioni, occorre avere una certa cautela.
Le figure retoriche infatti rischiano di banalizzare contenuto della presentazione che si sta proponendo. È proprio sul contenuto, un’idea è quella di abbandonare il campo delle soluzioni, che può apparire scontato come approccio, quanto invece puntare a rappresentare delle problematiche di cui agli utenti stessi possono non avere contezza e creare così, l’unicità della vostra azienda anche sotto un piano comunicativo. In pratica si possono portare gli ascoltatori a rendersi conto da soli dell’esistenza di problemi, aumentando così la credibilità dell’azienda che viene rappresentata. E’ molto utile nel caso sia opportuno rappresentare il processo che sta dietro ad un prodotto .
Nel caso in cui il prodotto sia ad alto contenuto tecnologico, e quindi con un alto grado di complessità, questo può diventare il punto debole della presentazione aziendale. E’ utile concentrarsi solo su alcuni punti salienti che non devono giocoforza essere patrimonio di addetti ai lavori

Come comunicare la complessità in modo semplice

Ormai da tempo, le presentazioni aziendali hanno abbandonato l’idea di concentrarsi esclusivamente sul prodotto spostando l’attenzione su tutto ciò che sta dietro la nascita dello stesso e ciò che ne caratterizza la sua vita una volta messo sul mercato; e soprattutto come questo sia seguito e assistito nella fase di post vendita. Si è capito infatti che spesso, per le aziende di cui si tratta ora, cioè quelle ad alto valore tecnologico, il prodotto, che dovrebbe essere il vero punto focale delle presentazioni, diventa il vero punto debole; la complessità che spesso caratterizza il prodotto rende inaccessibile i contenuti della presentazione aziendale se non a persone addette ai lavori. In casi come questo, dove è necessario mostrare un apparato per spostare grandi pesi e volumi in industrie e aziende, occorre invece allargare l’orizzonte e rendere quanto più comprensibile possibile la realtà produttiva. E se è vero che è quanto mai necessario conoscere la concorrenza altrettanto corretto appare immaginare che non per questo andrà automaticamente copiata.

Realizzare una video presentazione Aziendale

Sotto un profilo tecnico occorre avere chiaro il presupposto che i primi 30 secondi di una presentazione sono quelli determinanti per creare o meno l’interesse di chi sta guardando il video. Occorre quindi concentrarsi nel conferire a quei primi secondi il massimo dell’autorevolezza e della credibilità, per spingere chi lo sta guardando a continuare la visione del filmato. Per far crescere e mantenere l’interesse possono essere utilizzati diversi strumenti. Fra questi sono molto indicati gli effetti sonori, capaci di favorire la memorizzazione e la comprensione dei concetti che vengono proposti nel video di presentazione. Si parla in questo caso di effetti sonori Fx. In questo articolo sono evidenziate 8 linee guida da seguire per realizzare una convincente presentazione aziendale

Qual è il formato più adatto per i video di presentazione Aziendale?

Altro aspetto che è corretto tenere presente quando si realizza un video di presentazione aziendale è il formato da usare. Su Youtube è preferibile puntare su formato 16:9, mentre per i contenuti da pubblicare su Facebook, si potrà andare su un formato 2:3 verticale, oppure quadrato su Instagram.
Altro tema molto importante è quello della durata. È chiaro anche in questo caso, che ogni canale su cui diffonderete il video, avrà delle sue prerogative, in quanto ha caratteristiche proprie circa le modalità di fruizione dei contenuti che vengono pubblicati.
Per fare degli esempi pratici, su Facebook andranno privilegiati contenuti più brevi, attorno al minuto, minuto e mezzo al massimo. Attenzione però che su Facebook i video partono senza audio. Per cui meglio prevedere scritte almeno per i primi secondi.
Mentre per quanto riguarda i contenuti più lunghi si potrebbe puntare su YouTube, cercando di indicizzare gli stessi su Google.
A questo proposito, va detto che proprio come ormai fatto capire apertamente dai tecnici di Google, il motore di ricerca di spinge più in alto nel proprio ranking i contenuti più lunghi che denoterebbero, proprio in base alla loro lunghezza, una maggiore conoscenza e un livello di approfondimento superiore del tema tanto da attribuire in automatico maggiore autorevolezza agli autori.

L’importanza di un buon testo nelle video presentazioni

Infine nell’analizzare le componenti che dovrebbero caratterizzare i video aziendali  e le presentazioni aziendali in genere, non si può trascurare l’importanza del testo. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, occorre differenziare le modalità attraverso cui condividere il testo attraverso il video. Si potrà scegliere di farlo con l’uso dell’infografica, quindi priva di audio e consentendo così a chi guarda di leggere il contenuto. Oppure ci si potrà affidare ad una voce fuori campo (un voice over) o a qualcuno che, questa sarebbe la terza ipotesi, parli direttamente comparendo al centro del video.

Ognuna di queste tre soluzioni, porta con sé dei pro e dei contro che andranno presi in considerazione. Per quanto riguarda l’infografica, lo strumento si presenta ideale per pubblicare il contenuto su Facebook dove tutti i video iniziano senza audio e dove effettivamente la brevità del contenuto potrebbe favorirne la presenza. Ci si può invece affidare ad una voce fuori campo quando non si è dotati di personale capace di poter reggere l’impatto comunicativo di un messaggio video.
Al di là di tutto, la soluzione ideale potrebbe essere proprio quella di affidarsi, quando ovviamente si è in possesso di personale dalle competenze adeguate, a personale aziendale mixando la voce con dei messaggi di infografica: si ottiene una maggiore comprensione e memorizzazione dei concetti che vengono comunicati.