Matricola all’università: tutti gli errori da evitare

L’anno da matricola all’università è fondamentale per capire le dinamiche di ateneo e avere conferme in merito al corso di laurea scelto. Gran parte del lavoro va tuttavia effettuato in fase di iscrizione, perché è indispensabile acquisire prima di iscriversi alla facoltà tutte le informazioni utili sui corsi, le modalità di partecipazione alle lezioni e anche la possibilità di avere delle agevolazioni economiche.
Il primo consiglio è dunque quello di partecipare a open day delle università o a giornate dell’orientamento per avere ben chiaro come scegliere il percorso universitario adatto e capire qual è la tipologia di università più vicina alle proprie esigenze. C’è infatti anche la possibilità di frequentare le università telematiche, come Unicusano, indicate per chi è impossibilitato a spostarsi o per chi desidera organizzare in maniera autonoma lo studio.
Dopo aver vagliato le varie opzioni, si procede con l’iscrizione e nei primi mesi bisogna subito essere pronti a valutare se il corso di laurea scelto fa davvero per noi.
Vediamo quali sono gli errori da evitare quando si è matricola all’università.

Non informarsi su cos’è e a cosa serve l’università

Può sembrare un controsenso, ma conoscere esattamente cos’è l’università e quali sono i suoi scopi aiuta molto nella scelta del percorso da seguire. La laurea non è solo un titolo ma è la certificazione di un cammino di formazione, il più alto che si possa raggiungere, che contribuisce a creare la cultura generale di ogni persona. È spesso collegato agli sbocchi lavorativi che si desidera ottenere, ma non è la sola missione dell’università. L’obiettivo è essere coscienti del fatto che si segue una formazione specifica su una materia che si vuole approfondire. Elimando quindi l’ossessione dell’università come esperienza votata unicamente al lavoro, si riesce a scegliere con maggiore libertà e lucidità.

Scegliere il percorso universitario in base a opinioni altrui

La scelta dell’università è spesso influenzata dal parere di professori e genitori che consigliano percorsi che hanno maggiori possibilità lavorative o indirizzi che secondo il loro punto di vista possono tornare più utili per la carriera. Non c’è niente di più sbagliato in questo ed è uno degli errori più frequenti quello di scegliere il percorso universitario in base alle opinioni altrui. E l’Italia, non a caso, è tra le nazioni in Europa con il più alto tasso di abbandono universitario. Secondo i dati di Open Data, il 7,3% degli studenti lascia l’università al 1° anno. Tra le cause principali dell’abbandono ci sono la mancanza di orientamento e il tutorato.

Non organizzare il piano di studi

Per seguire tutti i corsi e restare al passo con lo studio è necessario organizzare il piano di studi e studiare un calendario preciso. Lo studio è diverso rispetto alle scuole secondarie di secondo grado e ci sono più libri da studiare. Alcune discipline hanno inoltre l’obbligo di frequenza e servono ad accumulare crediti.  Se non ci si organizza bene dunque si hanno degli svantaggi pratici e si rischia di restare indietro.

Frequentare solo i corsi che interessano

Il piano di studi universitario è pensato come un percorso univoco, in cui ogni materia contribuisce a fornire la parte di conoscenza necessaria per diventare poi lo specialista nell’indirizzo scelto. Se si frequentano solo i corsi che interessano si rischia di perdere la visione del corso di laurea nella sua totalità. Il consiglio è quindi di frequentare tutte le lezioni e di prenderle come un’occasione per familiarizzare con tutte le materie.