Aprire una gioielleria; requisiti, burocrazia e come fare

State pensando di aprire una gioielleria? Per chi ha un po’ di spirito imprenditoriale, l’idea di aprire una gioielleria può essere molto allettante. Si tratta di un’attività che richiede specifiche competenze, ma che può anche portare, in caso di buon avviamento e di scelta del territorio corretta, ad un buon guadagno. Una gioielleria si occupa come sappiamo di vendita di preziosi ed orologi, e può anche occuparsi di lavori di aggiustamento, riparazione di gioielli, orologi e via dicendo. Può avere diversi livelli, occupandosi di vendere bracciali e bijou come anche diamanti e preziosi di grande valore.

Se vi state chiedendo come si fa ad aprire una gioielleria, quali sono i passaggi burocratici da fare, sappiate che noi ne abbiamo parlato con i titolari di Gioielleria Lucentini, che ci hanno raccontato come è l’iter per poter realizzare il sogno di aprire una gioielleria.

Iter burocratico per aprire una gioielleria

La prima cosa da fare, se si vuole aprire una gioielleria, è soddisfare tutti i requisiti burocratici che sono richiesti. L’iter non è molto lungo: bisogna chiedere però alla Questura del Comune dove si intende aprire la gioielleria l’autorizzazione alla vendita di beni preziosi. Ottenuta questa autorizzazione, bisogna aprire una partita IVA (è possibile appoggiarsi ad un commercialista per scegliere la soluzione migliore alle proprie esigenze) e poi, successivamente, iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio del territorio di riferimento. Una volta fatti questi due passaggi, si hanno le autorizzazioni e condizioni burocratiche per poter aprire la gioielleria. Tuttavia attenzione: ci sono anche dei requisiti personali da rispettare. Una persona che intende aprire una gioielleria non deve aver avuto denunce penali nei 3 anni che precedono l’apertura, per garantire la sicurezza.

L’apertura di una gioielleria andrebbe effettuata comunque in una zona più possibile sicura, ovvero non troppo periferica, in una zona che non offra facili occasioni a dei delinquenti. Bisogna tenere conto ovviamente che una gioielleria è un locale che, statisticamente, attira il crime e quindi investire sulla sicurezza è importante: non basta dotarsi di ottimi sistemi per la protezione del bene, assicurazioni, ma bisogna scegliere con saggezza anche il contesto dove collocare fisicamente il negozio.

La scelta di un locale, poi, deve tenere conto anche ovviamente di alcuni elementi per essere comodo ai clienti, ad es. visibilità, facilità di parcheggio.

Quanto costa aprire una gioielleria

Vi siete mai chiesti quanto può costare aprire una gioielleria? Se volete farvi un’idea dei possibili costi, possiamo darvi una idea, ma tenete conto che sono davvero tante le variabili che possono intervenire nell’ambito.

In generale l’apertura di una gioielleria comporta un investimento economico iniziale non indifferente, anche di diverse centinaia di migliaia di euro. I costi medi? In generale, fra 200 e 500mila euro, ma molto dipende dal tipo di gioielleria, dalla zona, e via dicendo.

Ovviamente non ci sono solo due-tre tipi di gioielleria, si può scegliere di aprire un negozio di alto standing, o uno con un target più popolare, ci si può occupare di bigiotteria come di gioielli vintage e questo influisce sul prezzo. Bisogna anche considerare i costi dell’affitto o acquisto del locale, che dipende ovviamente dal territorio, dalla regione, dal fatto che ci si trovi in città o in paese. I costi devono tenere conto anche delle assicurazioni e dei sistemi di sicurezza dei quali una gioielleria ovviamente non può fare a meno.

Se volete abbassare i costi è possibile aprire una gioielleria in franchising, il che comporta ovviamente anche minori possibilità di guadagno ma allo stesso tempo facilitazioni nell’investimento iniziale, e questo è vantaggioso per chi non disponga delle cifre per avviarsi in proprio.