Infoltimento capelli non chirurgico come funziona? Tutte le info

L’infoltimento capelli non chirurgico rappresenta un’alternativa ai metodi consolidati per trattare l’alopecia e la calvizie, ma come funziona?
Le conseguenze antiestetiche dell’incipiente diradamento dei capelli, sono state sempre trattate con l’approccio chirurgico, oppure con un taglio farmaceutico.
Oggi c’è una terza via: l’infoltimento dei capelli con un metodo non chirurgico. Tra le varie soluzioni vedremo il trattamento denominato tricopigmentazione, l’infoltimento con protesi e la differenza con i tradizionali parrucchini.

Le cause della calvizie

L’origine della calvizie può essere dovuta all’alopecia androgenetica, alla genetica, all’eredità familiare, a disfunzioni ormonali, psicologiche o a stress.

I fattori più comuni all’origine della perdita del capello, come dicevamo sono lo stress, ma anche l’alimentazione che favorisce uno squilibrio del metabolismo di una persona, una condizione seria che presuppone l’intervento di specialisti in grado di fare un’analisi professionale del capello, per arrivare a una soluzione tricologica o a un infoltimento dei capelli non chirurgico.

Perché scegliere l’infoltimento dei capelli non chirurgico

L’infoltimento dei capelli non chirurgico è un rimedio risolutivo per un diradamento o una calvizie antiestetica, ma è soprattutto non invasiva, rispetto ad altre tecniche.
L’autotrapianto di capelli o il trapianto FUE sono delle vere operazioni chirurgiche alle quali il paziente si sottopone per avere una folta chioma, con anestesia, tagli, punti di sutura, cicatrici, conseguenze dolorose e lunghe convalescenze.

Chi deve ricorrere all’infoltimento non chirurgico

L’infoltimento dei capelli non chirurgico deve essere motivato, il frutto di una valutazione medica, psicologica e ampio spetto.
I motivi per ricorrere all’infoltimento dei capelli non chirurgico:
– chi per ragioni di salute non può usare farmaci e sottoporsi a un intervento di chirurgia tricologica;
– chi non vuole attendere i tempi lunghi della crescita del capello, dopo l’auto trapianto;
– chiunque si stia sottoponendo a trattamenti medici salva vita o chemioterapici.

I trattamenti non chirurgici

La ricerca nel settore ha fatto grandi passi in avanti, elaborando diverse soluzioni per un infoltimento non chirurgico, in questo post vi presentiamo due tecniche non invasive: la tricopigmentazione e l’infoltimento con protesi tricologiche.

L’infoltimento con tricopigmentazione

La tecnica consente di coprire pigmenti la calvizie, sia con un effetto rasato e anche con i capelli lunghi e si basa sul principio d’iniettare un pigmento di color cenere nella cute superficiale del cuoio capelluto. La tricopigmentazione può essere temporanea e permanente. Nella prima condizione, forse la più efficace da un punto di vista estetico, la persona con tre sedute l’anno può continuamente aggiornare rinfrescare il look, nella situazione permanente si interviene ogni 5 anni con il rischio che la originaria pigmentazione con il passare del tempo non sia idonea all’età e all’aspetto fisico attuale.

Cos’è la tricopigmentazione

La tecnica prevede diversi interventi e sedute a seconda se l’applicazione avviene sui capelli rasati o lunghi e se il trattamento è sulla cute e quindi l’effetto è temporaneo o definitivo. Non è da confondere con un tatuaggio, dal quale differisce sia per gli strumenti utilizzati e anche per il pigmento, completamente anallergico e gestito con una guaina che scherma la cute da ogni metallo.

Come funziona la tricopigmentazione

Per ottenere una resa realistica si prevedono diverse sedute di trattamento, circa tre per il risultato temporaneo con capelli corti, almeno quattro se la chioma è lunga, mentre per l’effetto permanete il soggetto dovrà fare delle visite di verifica ogni 5 anni.
La quantità di pigmento inoculato nella cute del cuoio capelluto crea l’effetto del bulbo con il pelo che sta nascendo.
La tecnica tende a mascherare gli effetti antiestetici della calvizie con una sorta di trucco estetico in grado di coprire l’alopecia e in alcuni casi di valorizzare anche un autotrapianto in attesa che i capelli crescano.

Cos’è l’infoltimento dei capelli non chirurgico con protesi

L’infoltimento dei capelli non chirurgico, utilizza un insieme di opzioni che applicano il capello con una lunghezza desiderata con protesi tricologiche (sistemi di ciocche a contatto della cute) e applicazioni ortodermici (mantengono la pelle in condizioni di normalità fisiologica).

Come funziona l’infoltimento capelli con protesi

È un metodo con il quale si possono aggiungere una quantità di capelli veri in alcune zone del capo soggette a diradamento o a calvizie.
Il metodo consiste nell’impianto di una calotta fatta di resina, dello stesso colore del cuoio capelluto, sulla quale sono installati una quantità di capelli desiderata della stessa conformazione del capello del soggetto ospite.
Il procedimento inizia con il calco del cranio della persona dove bisogna intervenire con il trattamento non chirurgico.

Il risultato deve essere identico alla struttura dei capelli originari, sia nelle sfumature e anche nel verso e nell’inclinazione del capello, in maniera tale da permettere una facile pettinatura.
La nuova area di capelli innestati sulla zona diradata, deve integrarsi in modo omogeneo e coeso con i capelli residui.
I nuovi capelli vengono integrati con una biopelle compatibile al cuoio capelluto ospite.

Come si ancorano i capelli

I capelli vanno fissati alla pelle in modo personalizzato, secondo la conformazione del cranio, in maniera tale da permettere l’ossigenazione del cuoio capelluto e soprattutto una resistenza statica da sembrare naturali.

La resa estetica è eccezionale, ci sono molti casi di personaggi famosi e noti che hanno utilizzato la metodologia, sia nel mondo dello sport che del Jet set, oggi non si nota la differenza con i capelli naturali e spesso pur sapendo dell’infoltimento si fa difficoltà a notare l’impianto capelluto.
Ricordiamo che il capello, oggetto d’infoltimento, non cresce, ma è già della lunghezza voluta, sia se è naturale e se è un risultato di sintesi.
Un impianto tal fatto migliora le condizioni di vita, la persona acquista sicurezza e soprattutto consapevolezza dei suoi mezzi, potendo sviluppare a pieno i propri sogni e coltivare le proprie passioni, senza tabù, remore o sovrastrutture di tipo psicologico.
Ci sono molti sportivi agonistici che dopo un impianto non chirurgico di capelli, nuotano, si tuffano, giocano a calcio senza nessuna limitazione e ostacolo.

Un impianto graduale

In passato con gli arcaici parrucchini o i trapianti chirurgici troppo invasivi, la differenza era davvero impattante tra il prima e il dopo.
La soluzione rappresentava un problema maggiore della calvizie. Tantissime volte le persone che non riescono ad accettarsi con un capo canuto, dopo aver impiantato una certa quantità di capelli o preso la decisione di porre sulla testa un toupée, trovano maggiori problemi a farsi accettare con la nuova condizione estetica.
Molto spesso le remore erano soprattutto soggettive, amplificando le problematiche psicologiche, fino ad arrivare alla extrema ratio di voler tornare indietro alle condizioni precedenti all’impianto di capelli.

L’infoltimento non è impattante

Con l’infoltimento di capelli non chirurgico, si può graduare l’intervento, eseguendo delle applicazioni su più sedute, per arrivare a una modifica dell’aspetto progressiva e poco impattante, dando modo di abituare l’occhio gradualmente alla nuova immagine personale.
Le donne con questa tecnica possono finalmente ritrovare la propria femminilità, potendo trattare i capelli infoltiti con pieghe, con la permanente e tutte quelle pratiche che per una donna più di una cura estetica, sono un balsamo per l’anima e per l’umore. I capelli e le donne sono un binomio inscindibile.

Perché rivolgersi ai centri specializzati

L’infoltimento dei capelli non chirurgico è un intervento per nulla invasivo ed è un rimedio realmente definitivo per chi soffre di uno stato di calvizie incipiente e cronica.
L’infoltimento non chirurgico dei capelli necessita ovviamente di professionisti altamente specializzati e di un centro equipaggiato con attrezzature all’avanguardia.

L’intervento per la calvizie deve essere personalizzato

Nel momento in cui una persona si accorge di avere un copioso diradamento capillare, tanto da provocare degli evidenti inestetismi, deve rivolgersi a dei professionisti, evitando il fai da te, per individuare le motivazioni della perdita di capelli.
Prima di arrivare a una soluzione definitiva, si può intervenire con farmaci anticaduta, solo in situazioni strutturate e definitive bisogna ricorrere a un intervento d’infoltimento dei capelli non chirurgico.