L’albero del tè più antico del mondo pare si trovi in Cina, nella provincia dello Yunnan: non sorprende dunque che la tradizione del tè nel paese asiatico sia lunghissima, pur non essendoci date certe relative al suo utilizzo, anche se si presume risalga ad almeno il 2500 a.C..
Molte sono però le leggende, ma soprattutto i testi che documentano la profonda cultura del tè in Cina, primo fra tutti l’antichissimo “Canone del Tè” scritto all’epoca della dinastia Tang dal monaco Lu Yu.
Il tè in Cina non è solo la bevanda più consumata, come peraltro nel resto del mondo, ma un vero e proprio rito ricco di significati che ben si sposano con la filosofia Zen: nella cultura cinese del tè è incluso il Cha Dao, ovvero quel Percorso del Tè che porta alla conoscenza del proprio Io ovvero all’Illuminazione e la stessa suggestiva Cerimonia del Tè viene svolta secondo i principi di armonia, tranquillità, rispetto dell’altro e solitudine.
Sono centinaia le tipologie di tè in Cina, alcune note anche in Occidente come il Tè Nero e il Tè Verde, ma ce ne sono altre che rappresentano una vera rarità sia per benefici che per processo di lavorazione: tra questi c’è il Tè Pu Er.
Tè Pu Er: cenni storici
Il Tè Pu Er è originario della regione cinese dello Yunnan, in particolare delle piantagioni prossime alla città di Perh da cui questo tè prende il nome e dalla quale questo tè veniva venduto e indirizzato in altre regioni, Tibet compreso.
È però la zona delle “Sei Famose Montagne del Tè” a essere indicate come la culla del tè Pu Er, ossia quella catena di monti ravvicinati dello Xi Shuangbanna, dove il clima favorevole e la composizione del terroir dona a questo tè quel caratteristico sapore. Queste leggendarie montagne sono citate anche in antichi documenti risalenti alla dinastia Ming anche se col passare del tempo, a causa di incendi, tasse alte e sfruttamento incontrollato delle piantagioni, la produzione di tè Pu Er crollò drasticamente. Ciò portò il governo cinese nel 1962 ha individuare altre “Sei Famose Montagne del Tè” differenti, a parte il monte Youle, da quelle originarie.
All’inizio il tè Pu Er, in fase di lavorazione, veniva compattato in panetti in quanto era più facile trasportarli sulle rotte commerciali: proprio il tempo rendeva questo tè particolare e differente dagli altri in quanto fermentava in attesa di arrivare a destinazione.
Come si vedrà più avanti, il tè Pu Er può subire, alla stregua del vino, una fermentazione lunga anche 15 anni: negli anni 70 però, per accelerare artificialmente questa ossidazione, si introdusse il metodo Shu Cha che portò addirittura alla nascita negli anni 2000 di una Bolla del Tè Pu Er. La conseguenza di ciò fu l’aumento esorbitante dei prezzi e la diffusione di Tè di scarsa qualità spacciato per Pu Er, cause che hanno portato alla caduta di questa Bolla.
Lavorazione del tè Pu Er
Per produrre il tè Pu Er si utilizzano le foglie di una particolare varietà di Camellia sinensis dalle foglie molto larghe (Da Ye): a seconda delle modalità di lavorazione, si distinguono il Tè Pu Er crudo o non cotto (Sheng Cha) e quello cotto (Shu Cha).
Nel primo caso l’ossidazione delle foglie è bassissima o assente e il tè Pu Er può essere paragonato a un tè verde invecchiato e compresso. Una volta raccolte le foglie e eliminando quelle di scarsa qualità, si fanno essiccare al sole (metodo che conferisce maggiore qualità al tè) oppure utilizzando luci riscaldanti durante i periodi particolarmente piovosi: in tal caso si elimina il più possibile l’umidità insita naturalmente nelle foglie.
Il prossimo passo è lo Sha Qing e dunque si procede a riscaldare le foglie al vapore in appositi recipienti metallici: l’ossidazione in questo modo si blocca e le foglie perdono la loro colorazione tipicamente verde. In seguito si comprimono le foglie in panetti a mattoncino o circolari (i Bing Cha) e si lasciano fermentare per almeno 5 anni. In commercio si vendono anche foglie sfuse di tè Pu Er Sheng Cha, seppure molto rare.
L’altro metodo per la lavorazione di questo tè, nato negli anni 70, è il Shu Cha: in questo caso la fermentazione (che può durare da 6 mesi a 1 anno) è controllata, agendo artificialmente sull’umidità e sulle temperature.
La stagionatura è l’elemento che rende unico il tè Pu Er perché sviluppa speciali microrganismi che donano alla bevanda una colorazione marrone e un aroma straordinario dalle note terrose e affumicate che spesso sono poco gradite dai palati più fini nonostante si abbini perfettamente ai dolci più elaborati.
Tipologie di tè Pu Er in commercio
Il sapore del tè Pu Er è molto profondo e ricco, eccellente per gli intenditori, poco gradito ai meno esperti dl settore. Il motivo è certamente da rinvenirsi nella qualità scarsa che spesso arriva in Occidente.
Ma in commercio, solo in particolari negozi di qualità come Moontea è possibile acquistare te pu erh online, tè di alta qualità prodotto solo nelle zone migliori della Cina.
Questi tè possono essere infusi più volte e sono molto utilizzati nelle Sale da Tè cinesi in quanto le caratteristiche del tè Chrysanthemum non sono cancellate bensì esaltate dalla fragranza floreale.
Ci sono poi le miscele Tuo Cha alla Rosa che ricorda molto il Rose Congu, con foglie di tè messe ad essiccare assieme ai petali di rosa, e l’Orange Pamelo: quest’ultimo tè Pu Er cotto è assai aromatico perché le foglie di tè vengono invecchiate dentro un arancio. Questa bevanda, di colore marrone e dal sapore particolarmente delicato e dolce, può essere preparata mettendo in infusione anche qualche scorza di arancia: è particolarmente consigliata come tonico benefico per gola e stomaco.
I benefici del tè Pu Er
Un proverbio cinese pronunciato dal medico Zhao Xuemin vissuto tra il XVIII e il XIX secolo, recita così: “Se un uomo beve regolarmente Pu-Erh, avrà una vita lunga e sana“. L’uomo ha vissuto fino a 102 anni e questa particolare varietà di tè a quanto pare lo ha aiutato a vivere a lungo.
Sono infatti moltissimi i benefici del tè Pu Er, oltre a consentire secondo la medicina tradizionale cinese l’apertura dei meridiani, canali da cui passa l’energia Qi che, se ben funzionanti, mantengono in salute.
Il tè Pu Er è una bevanda che aiuta l’organismo a depurarsi e a disintossicarsi, eliminando i liquidi e di conseguenza contrastando gonfiori addominali e la ritenzione idrica.
Grazie agli antiossidanti presenti, in particolare alle catechine, protegge il tratto gastro-intestinale alleviando i sintomi da reflusso gastroesofageo.
Il tè Pu Er agisce come spazzino del sangue eliminando le tossine presenti, regola i livelli dei trigliceridi e del colesterolo, previene malattie neurodegenerative contrastando la comparsa dei radicali liberi, accelerando il metabolismo, tanto da essere considerato un tè dietetico. Grazie all’enzima Fas, il tè Pu Er contrasterebbe l’insorgenza di alcune forme tumorali e dell’obesità, ovviamente assieme a un regime alimentare equilibrato e a tanta attività sportiva.
Una curiosità relativa al tè Pu Er è la cosiddetta “ubriachezza da te” che sopraggiunge consumandolo in grandi quantità: c’è chi parla di un senso pace, di calma, di leggerezza, di concentrazione ed euforia messi insieme, una sorta di beatitudine emozionale molto vicina alla filosofia Zen. Pare che questi effetti siano legati alla presenza nel tè Pu Er sia della caffeina che della L-Teanina che, messe insieme, stimolano la produzione nel cervello di onde alfa, con l’effetto meditativo che ne consegue.