Logopedia per bambini e adulti: quando e come rivolgersi al logopedista

In cosa consiste una seduta dal logopedista? In cosa consistono gli esercizi e i giochi di logopedia riservati ai più piccoli?

Logopedia: come fare per migliorare la propria comunicatività

La logopedia permette di risolvere problematiche legate alla comunicazione. La parola deriva dall’unione di due parole: logos e paideia, discorso e educazione.

La logopedia è una disciplina sanitaria che si occupa di prevenire, educare e rieducare i disturbi del linguaggio e della comunicazione, relativi alla voce e al linguaggio sia scritto che orale. Inoltre, il logopedista si occupa dei disturbi della deglutizione, disturbi cognitivi relativi ad apprendimento e alla memoria, che si possono riscontrare in adulti, in bambini e in anziani.

Le patologie possono essere:

  • Neurologiche e neuropsicologiche come afasie, agnosia, disturbi fonologici, aprassia, ritardi di sviluppo del linguaggio, disturbi dell’attenzione, disturbi dell’apprendimento, dislessia, ritardi mentali, disturbo specifico del linguaggio, disprassia verbale;
  • Neurocomportamentali, conseguenza di traumi cranici, autismo, patologie cerebrali, demenza;
  • Otorinolaringoiatriche e foniatriche come difficoltà di linguaggio, disfonia, disfagia, disartria, dislalia, disodie, legate alla sordità, balbuzie, deglutizione atipica disfunzionale.

Logopedia, con chi farla

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Logopedia quando farla

I campanelli di allarme da non sottovalutare sono diversi.

Eccone alcuni:

  • tra i 2 e i 3 anni se il bambino ha difficoltà a comprendere semplici comandi e ha poco interesse a relazionarsi con i coetanei;
  • tra i 3 e i 4 anni quando il bambino ha difficoltà a comprendere il significato di frasi più lunghe;
  • tra i 4 e i 6 anni quando il bambino manifesta un disturbo specifico del linguaggio (DSL), un disturbo della comunicazione (balbuzie), deglutizione atipica che comporta spesso anche difetti di pronuncia per i suoni /s/,/z/,/ts/,/dz/,/sc/; il bambino deve possedere le abilità necessarie per un adeguato avviamento agli apprendimenti scolastici;
  • dai 6 anni in poi se il bambino ha problemi di concentrazione, memoria, di apprendimento della scrittura, della lettura, del calcolo o di tratto grafico irregolare.

Logopedia in cosa consiste

Si fa ricorso ad esercizi e giochi logopedici per stimolare il linguaggio dell’individuo. Naturalmente non esiste un trattamento unico ma si studia l’approccio migliore e più adatto al singolo caso.

Cosa fanno i logopedisti

I logopedisti possono operare individualmente o in equipe multidisciplinare con foniatra, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, psicologo, psicomotricista. Tutti lavorano per individuare la problematica e pianificare un’attività terapeutica finalizzata alla rieducazione delle disabilità comunicative e cognitive. L’obiettivo è quello di *riabilitare alla comunicazione e all’utilizzo del linguaggio, scritto e verbale.

Si possono, inoltre, proporre ausili specifici e svolgere attività di studio, didattica e consulenza. I progressi del paziente vanno monitorati, verificando la risposta alla terapia.

Fasi

Si procede ad un’anamnesi del paziente, raccogliendo dati e facendo domande allo scopo di ricostruirne la storia clinica e quella della sua famiglia. Quindi, si effettuano test e osservazione per un inquadramento clinico e per poter pianificare il progetto riabilitativo personale, con obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Al termine della terapia, il logopedista svolge un ulteriore test per monitorare il miglioramento delle condizioni del paziente.

Logopedia esercizi

Gli esercizi di logopedia sono giochi logopedici a cui il bambino viene sottoposto, al fine di stimolarne la competenza esaminata. Spesso è lo stesso logopedista ad inventarli.

Esempi di esercizi sono quelli di respirazione o i giochi con le tessere, come i memory o le carte da confrontare per trovare le differenze o le coppie. Due tipologie di esercizi che servono a stimolare abilità di base, come la corretta respirazione, la memoria e l’attenzione nell’individuo.

Costruzioni e i puzzle vengono spesso utilizzati per attivare la sfera cognitiva, insieme ai libri illustrati con i quali i bambini imparano nuovi vocaboli e la costruzione di una frase.

Di fronte a casi di deglutizione atipica, difetti di pronuncia e respirazione orale, si effettuano prassie linguo-bucco-facciali che, attraverso il gioco, migliorano la tonicità della muscolatura facciale e * facilitano la buona pronuncia dei suoni che il bambino non dice correttamente.

È possibile svolgere esercizi di logopedia anche in casa. Ad esempio, stimolando il bambino a imparare nomi e uso di oggetti presenti in casa, a fare disegni colorati e costruzioni. Anche cantarte insieme le canzoni dei cartoni animati fa bene al piccolo paziente.

Logopedia per bambini

È compito del logopedista entrare in empatia con il piccolo paziente, per stimolarne le potenzialità e aiutarlo ad esprimerle. Egli deve creare sempre una buona sintonia con il bambino. Per vincere disagio e malessere, non deve mai esserci diffidenza.

Logopedia per adulti

Si ricorre alla logopedia in presenza di disturbi vocali e alterazioni del timbro vocale, come voce rauca, voce acuta o afonie. I disturbi possono essere dovuti a cause organiche – quali cisti, edemi, polipi alle corde vocali o noduli – o ad un uso scorretto o eccessivo della voce, o a patologie neurologiche, come afasia e disartria, causati da ictus, Parkinson, Alzheimer, trauma cranico, sclerosi multipla ecc.

Uno dei problemi più frequenti è la disfagia, che compromette il regolare meccanismo di deglutizione, andando a incidere anche sull’alimentazione.

Talvolta, in età più avanzata, le patologie logopediche sono dovute a deterioramento mentale, disfagia, patologie psichiatriche con disturbi comunicativi e da patologie dell’apparato respiratorio.

Per maggiori info telefona allo 0810494259.